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Replying to Come prevenire gli effetti nocivi del computer sui bambini

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  1. Posted 12/3/2012, 15:01
    Anche in casa tua si registra la presenza di un pc? Al tempo d’oggi i personal computer hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare e non solo questo…..
    Istruzioni

    1
    Sarebbe più giusto dire che il pc ha modificato tutta la nostra vita, compreso il pensiero, in maniera abbastanza dirompente. Ormai è un tipo di tecnologia che impazza dappertutto. Come mai questo grosso exploit?
    2
    Diciamo che esso è dipeso dal fatto che sul mercato si sono registrati significativi ribassi dei prezzi dei pc, ponendosi alla portata di tutte le tasche. Ciò ha reso possibile a parecchie famiglie di poterne entrare in possesso.
    3
    Come si giustificano questi ribassi? La tecnologia procede in maniera così veloce da fare ogni giorno dei passi da gigante. Questo ovviamente comporta l’esigenza sul mercato di fare spazio a prezzi più elevati per i nuovi modelli e i nuovi strumenti tecnologici .
    4
    E’ normale che ciò che già si trova in commercio, che è stato prodotto in precedenza, subisca una spinta verso il basso. Comunque al di là di questo fatto c’è da evidenziare che, una volta che il pc ha trovato la sua collocazione in casa, a farne uso non sono solo figure adulte, ma anche e specie i bambini.
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    A dire il vero molti genitori restano addirittura costernati dalla facilità con cui i loro figli apprendono e riescono ad usare il pc senza problemi, benché siano tanto piccoli. In genere si tratta di un uso a scopi di intrattenimento e di giochi di varia tipologia.
    6
    Ma sono anche molto utili per quanto riguarda lo studio scolastico. Grazie al pc infatti i bambini possono accedere con facilità alle informazioni che più interessano, oppure possono fare ricerche scolastiche mirate o prendere visione di racconti fiabeschi e d’avventura.
    7
    E ancora…. Possono comunicare indisturbati con i propri amici. In rete c’è un’ampia offerta di software atti ad elargire ai piccoli fruitori non solo tanti insegnamenti a livello disciplinare, ma anche a rafforzare le varie competenze.
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    Ma altri ancora se ne possono aggiungere. Ci sono di quelli che permettono di impegnarsi attraverso il disegno e il colore a creare delle rappresentazioni espressive molto motivanti e di un certo interesse artistico.
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    Se ne può concludere che certamente questa tecnologia, come altre in genere , assolve ad un ruolo molto importante, attivo direi, ma tuttavia non dimentichiamoci che essa può impattare negativamente sui nostri bambini.
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    Essere informati circa i rischi potenziali che tale mezzo potrebbe comportare sui piccoli utenti, non potrà che aiutare i genitori a mettere in campo le misure precauzionali del caso, intervenendo appropriatamente e tempestivamente.
    11
    E come non capire e condividere la preoccupazione di alcuni genitori sull’uso del pc da parte dei loro figli? La preoccupazione ci appare quanto mai giustificata, rientrante nella norma e per niente infondata.
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    Arrestarsi però al dubbio, che alcuni genitori sembrano a volte esternare, se i danni di questo mezzo tecnologico possano sussistere o meno è senza dubbio molto deleterio; è come buttarsi nelle braccia di una inconfortevole insicurezza che non giova alla prevenzione.
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    Si prende invece atto, senza remore, dell’esistenza di alcuni fattori abbastanza deleteri del’uso del pc e si cerchi di alzare una funzionale cortina di protezione intorno ai piccoli fruitori. Ma quale barriera e di che tipo?
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    Quali sarebbero questi effetti nocivi e come si presenterebbero? A ben riflettere direi subito che sono davvero tanti. Esaminiamone alcuni. Innanzitutto lo stare davanti al pc sottrae ai bambini gran parte del tempo libero.
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    Un tempo , il loro, che potrebbero benissimo essere impiegato altrove, in modo più attivo. E cioè? Beh, riportiamoci per un attimo con la memoria a quando noi eravamo bambini. Come si passava il nostro tempo libero?
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    Lo trascorrevamo a leggere i libri. Il ruolo era ovviamente completamente diverso. Una volta a contatto con questi mezzi di cultura cartacea potevamo contare su un ruolo attivo che ci permetteva di essere noi stessi i fautori e gli elaboratori delle informazioni.
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    Oggi invece che facciamo? Accettiamo il ruolo passivo di semplici assimilatori dell’informazione. Ma non solo c’è da considerare e valutare questo, ma anche il fatto che il tempo perso davanti al pc a giocare allontana i bambini dalla compagnia dei coetanei.
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    Essi mettono a rischio le loro relazioni sociali, cosa questa che può avere un impatto negativo non indifferente sulla crescita . Si tenga per certo che più spazio concediamo alle interazioni sociali e più aiutiamo i nostri figli a crescere e a sviluppare le emotività.
    19
    Incontrarsi con i coetanei, stare in un gruppo, offre loro l’opportunità di condividere tantissime esperienze e non solo, ma anche di apprendere a difendersi, nonchè ad assumere e a scambiarsi innumerevoli ruoli.
    20
    Sviluppano altresì il senso di responsabilità e non ultimo apprendono il rispetto delle regole che il gruppo stesso ha posto al suo interno. Questo è dunque quanto il bambino, esposto al pc durante il suo tempo libero, verrebbe a perdere.
    21
    Per non parlare poi degli effetti negativi sulla salute relativamente all’organo visivo e alla necessaria motricità corporea. Atteniamoci ai danni agli occhi. Uno degli effetti più evidenti e comuni è l’affaticamento degli occhi
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    E’ un tipo di affaticamento che va sotto il nome di sindrome di visione da computer. Se il bambino fa un uso eccessivo del computer e il monitor è posizionato in modo inappropriato, le probabilità di avere un disturbo visivo è abbastanza alta.
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    Noi genitori dovremmo pertanto allarmarci se i nostri bambini lamentano all’improvviso ripetuti mal di testa, oppure presentano gli occhi secchi e irritati, o denunciano una visione del monitor a tratti offuscata. Sono tutti sintomi premonitori di un disturbo di visione che sta prendendo il sopravvento.
    24
    Cerchiamo pertanto d’intervenire aiutando a superare questi disturbi. In che modo? Ecco alcune modalità. Possiamo fare uso di schermi antiriflesso oppure programmare delle pause frequenti per dare riposo agli occhi.
    25
    E ancora. Si possono aumentare le dimensioni dei caratteri dello schermo del pc. Sarà sufficiente andare sul desktop e, una volta qui , cliccare col destro sul mouse.. Scegliere la voce personalizza e poi fare continua.
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    Apparirà la finestra della “personalizzazione.”. A questo punto cliccare a sinistra su “regola dimensioni caratteri” ossia su dpi. Una volta entrati nella pagina del “ridimensionamento”, scegliere i valori che si preferiscono.
    27
    Un altro intervento per ovviare all’affaticamento occhi è direzionato all’acquisto di un monitor più grande che permetta di vedere la stampa di quanto si legge o si utilizza molto più grande , con grande giovamento degli occhi.
    28
    Se tutto questo non dovesse dare, in un tempo abbastanza breve, i risultati attesi è consigliabile portare il bambino da un oculista per effettuare l’esame della vista. Egli ti aiuterà a identificare la fonte della visione fastidiosa e i problemi connessi.
    29
    C’è ancora da evidenziare quel che opinano alcuni critici e più precisamente che l’abuso di computer e d’internet mette fine all’originalità delle idee e della fantasia infantile. Ci sarebbe un arresto della loro autonomia di pensiero che li spinge a divenire dei “computer dipendenti”.
    30
    In ragione di ciò, oltre al pc, sarebbe buona norma motivare alla lettura di libri o d’altre fonti d’informazione tutti quei bambini che passano molte ore a giocare con questa scatola tecnologica. Ma ci sono ulteriori pericoli in agguato per i nostri “piccoli navigatori”.
    31
    Intendo riferirmi a “certe” sollecitazioni indesiderate, a “incontri” spiacevoli che possono venirgli dalla rete. Non dimentichiamoci che internet è un luogo di grande comunicazione globale e quindi…
    32
    Sia che si faccia di proposito, sia che accada per caso, è facile per un bambino durante la navigazione andare a impattare con individui con particolari tendenze e anche trovarsi davanti a del materiale pornografico.
    33
    Purtroppo la “rete” rifugge dalle censure e, se si vuole proteggere i bambini dai contenuti, da persone malevoli e siti indesiderati, bisogna porsi l’obiettivo di alzare dei muri di protezione famiglia. Cosa sarebbero?
    34
    In parole povere dovrebbero essere messe in campo alcune modalità di sicurezza. Una, forse la più sicura e funzionale, è quella di affiancare, in prima persona, i bambini per tutto il tempo della loro navigazione.
    35
    Ma se questo non è possibile, possiamo provare a responsabilizzarli, a sensibilizzarli su certi contenuti e pericoli della rete, in modo tale da farli pervenire piano piano ad una forma di auto protezione.
    36
    Essi dovrebbero arrivare a capire che non c’è nulla di male a usare il computer, purchè l’uso sia fatto responsabilmente , con una buona conoscenza dei suoi aspetti positivi e negativi, che non vanno né troppo drammatizzati nè tanto meno troppo minimizzati.
    37
    Senza dubbio raggiungere questo sarebbe il top dei top, la modalità più ambita dai genitori, ma non è facile arrivarci. Allora che ci resta? Ci resta la messa in campo dei cosiddetti “filtri di protezione” di contenuti internet. A detta di chi ne fa uso, pare che funzionino.
    38
    Vediamo in breve di cosa si tratta. Sono dei particolari prodotti software che hanno lo scopo di impedire ai bambini l’accesso ai contenuti non desiderati. Questi filtri consentirebbero ai genitori di visualizzare i siti che il bambino ha visitato e di impedire che si acceda ad altri.
    39
    Per i più piccoli sarebbe il caso anche di pensare ad installare uno dei tanti browser presenti in rete, sul tipo di “il veliero”, che permetterebbe ai bambini di navigare in tutti i siti scelti dagli esperti del programma.
    40
    E’possibile aggiungere ovviamente nella lista già prestabilita anche altri siti e in più il browser bloccherebbe qualsiasi banner pubblicitario, comprese le pop-up. Cosa sarebbero invece le reti protette?
    41
    Sono dei siti che offrono ai bambini una navigazione in internet abbastanza sicura e protetta contro i contenuti, diciamo pure, inappropriati.
    Volendolo c’è anche il servizio detto di “navigazione sorvegliata” in tempo reale
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    In che consiste? Se il piccolo navigatore in erba dovesse decidere di portarsi su un sito che fuoriesce dalla lista del server, si attiva subito un operatore. Questi blocca l’entrata nel sito del bambino, mettendolo in attesa e valutando dapprima il contenuto del portale.
    43
    Se esso è fruibile a livello del piccolo utente, gli si darà il via ad entrare nel sito, in caso contrario l’accesso sarà negato. Un altro impatto di natura salutistica che può colpire i bambini è rappresentato dalla frequenza di esposizione ai campi elettromagnetici a bassa frequenza, cioè a radiazioni non ionizzanti. Queste radiazioni vengono considerate al tempo odierno innocue.
    44
    Benché tali, dobbiamo dire che i bambini ne sono ampiamente esposti, attraverso telefoni cellulari, computer, ripetitori, linee elettriche, forni a micronde e dispositivi wi-fi. Certamente è difficile stabilire oggi l’impatto che potrebbero avere questi campi a lungo termine sui piccoli.
    45
    Una cosa è certa ed è che gli interrogativi sui possibili effetti negativi sulla salute vanno sempre più intensificandosi al punto che l’organizzazione mondiale della sanità (oms) ha avviato da parecchi anni un piano di ricerca multidisciplinare.
    46
    E’ abbastanza noto il fatto che più si è vicini alla sorgente di provenienza di questi campi, più si viene colpiti dalle radiazioni non ionizzanti. Possiamo pertanto intervenire a difesa dei nostri bambini, ponendo in campo alcune precauzioni.
    47
    Possiamo ridurre il tempo di esposizione davanti allo schermo del pc oppure frapporre una funzionale distanza tra i nostri piccoli fruitori e il computer. Altre precauzioni prevedono di passare a un monitor a schermo piatto e di spegnere il monitor quando non si utilizza il computer.

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