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  1. Come insegnare al proprio figlio a fare una buona spesa risparmiando

    AvatarBy fra-pazzo il 12 Mar. 2012
     
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    La spesa al supermercato è un tipo di azione che quasi quotidianamente viene affrontata dalla famiglia, ma che purtroppo, talvolta viene a essere troppo cara: di seguito, quando viene mandato il figlio a fare la spesa, ecco i consigli che bisogna dargli in maniera che risparmi
    Cosa serve

    Cosa serve per completare questa guida :

    » attenzione,
    » regole,
    » criteri di valutazione,
    » risparmio,


    Istruzioni

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    Insegnare al figlio a fare una spesa risparmiando risulta essere uno di quei comportamenti che il figlio deve assolutamente avere, in maniera tale che ogni volta che va al supermercato non spenda una fortuna.
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    L’insegnamento che deve essere dato al proprio figlio deve essere diviso in diversi consigli e regole, che si basano su diversi principi molto semplici da capire, ma che comunque devono essere assolutamente spiegati.
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    Senza di questi infatti, il figlio rischierebbe di non fare una buona spesa, e secondariamente, di spendere un patrimonio, ritrovandosi col carrello mezzo vuoto senza tutte le cose scritte nella lista.
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    Ovviamente, questo tipo d’insegnamento dovrebbe essere dato dal genitore nel momento in cui questo fa la spesa, in maniera tale che il figlio capisca velocemente come si può appunto fare una buona spesa senza spendere molto.
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    Sarebbe infatti inutile spiegare al figlio delle cose senza che il genitore gli dimostri la praticità dei suoi consigli, in quanto il figlio potrebbe avere una serie di dubbi che potrebbero rimanere irrisolti per parecchio tempo.
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    Perciò, ogni qualvolta che il genitore si reca col proprio figlio a fare la spesa, sarebbe meglio se il genitore spiegasse al figlio come si può effettivamente fare una spesa completa senza dover necessariamente spendere una fortuna.
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    La prima cosa che il genitore deve spiegare al proprio figlio risulta essere quella che consiste nel prediligere dei prodotti di sotto marca o di marche meno costose rispetto un prodotto di marca abbastanza costoso.
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    Questo risulta essere infatti il pilastro fondamentale del risparmio mentre si fa la spesa: comprando delle cose meno costose infatti, si può effettuare un risparmio e comprare delle altre cose anch’esse necessarie.
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    Per cercare di spiegare al meglio questo primo concetto, il genitore deve spiegare al figlio che talvolta è meglio comprare delle cose con un prezzo minore, ma poter completare la spesa, che comprare delle cose che costano molto e tornare a casa senza aver fatto tutta la spesa.
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    Inoltre, bisogna anche riuscire a spiegargli che talvolta i prodotti di sotto marca hanno lo stesso identico sapore di un prodotto di marca, e che talvolta, anche se in casi molto rari, i primi superano i secondi per quanto riguarda la qualità.
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    Il genitore deve riuscire a spiegare al proprio figlio che un prodotto non lo si deve solo giudicare dalla sua etichetta, ma che bisogna conoscerne i sapori per poter appunto decidere se continuare ad acquistare quel prodotto o meno.
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    Insegnare quindi questo concetto al proprio figlio richiede parecchio tempo, proprio perché potrebbe essere leggermente contrario a comprare questi determinati prodotti rispetto un prodotto che risulta essere maggiormente conosciuto.
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    Per riuscire quindi a convincere il figlio, il genitore non deve far altro che fargli assaggiare questi prodotti al figlio, in maniera tale che il concetto spiegato precedentemente possa essere quindi appreso pienamente dal figlio stesso.
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    Ovviamente, questo non vuol dire che ogni tanto il figlio può acquistare i prodotti maggiormente conosciuti, a patto che comunque questo suo comportamento non sia un comportamento continuativo, che potrebbe essere presente nel momento in cui il figlio si comporta in maniera del tutto viziata.
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    Riuscire ad insegnare questo primo concetto al proprio figlio non risulta essere molto difficile: basta infatti riuscire ad eliminare questi fastidiosi pregiudizi nella mente del figlio, ed il gioco è fatto.
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    Una seconda regola che il genitore deve poi insegnare al proprio figlio risulta essere quella consiste nel semplice fatto che talvolta bisogna optare per comprare dei cibi da cuocere o da preparare rispetto i cibi precotti o direttamente cotti.
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    Al supermercato infatti, potrebbe esserci il reparto della gastronomia, o dei piatti surgelati come lasagne o altre che risultano essere precotti, e quindi semplicemente da riscaldare, ma che hanno un costo superiore rispetto i singoli ingredienti.
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    Anche in questo caso il genitore deve spiegare al proprio figlio che preparare un piatto direttamente in casa ha i suoi vantaggi, di cui il primo risulta proprio essere quello di ottenere un grosso risparmio.
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    Per riuscire a far capire al figlio questo concetto, il genitore come prima cosa deve mostrare al proprio figlio il costo di quel cibo precotto o già pronto, e successivamente, mostrargli i costi dei singoli ingredienti.
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    Una volta che questo viene fatto, il figlio può notare appunto che la differenza dei due costi potrebbe essere leggermente a favore dei vari ingredienti, e quindi riuscire a capire il vantaggio che appunto si può trarre dal mettere in pratica questa regola.
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    Ma non solo: il genitore deve anche spiegare al proprio figlio che talvolta i cibi precotti potrebbero essere vicino alla data di scadenza, e quindi, avere un sapore che potrebbe non essere gustoso come un cibo preparato in casa.
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    Il fatto del gusto quindi è il secondo vantaggio che si trae dal preparare il cibo in casa, anche per il semplice fatto che il figlio sarà in grado di notare la freschezza e di venire a conoscenza dei vari ingredienti che compongono quella pietanza.
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    In questo modo inoltre, il figlio evita anche di assumere determinati prodotti i quali magari hanno degli ingredienti ai quali è allergico, o ingredienti che potrebbero causargli sfoghi vari o altri piccoli disturbi.
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    Lo stesso discorso vale per i prodotti della gastronomia: il genitore deve spiegare al proprio figlio che oltre al costo del prodotto, si paga anche il costo della cottura, e quindi, il risparmio in fin dei conti non c’è.
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    Anche in questo caso ovviamente, il genitore deve fare un confronto tra il prezzo del prodotto cotto con quello del prodotto crudo, in maniera tale che il discorso non sia un discorso senza basi ben fondate.
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    Inoltre, il genitore deve spiegare al proprio figlio che potrebbe capitare che questi prodotti cotti potrebbero essere semplicemente riscaldati, e che quindi, non sono freschi di giornata, e questi potrebbero far male alla salute.
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    Il genitore infatti deve spiegare al proprio figlio che nel supermercato non si spreca nulla, e che quindi, i vari prodotti potrebbero essere riscaldati più di una volta, e che la freschezza in questo caso viene a mancare.
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    Lo spiegare tutte queste piccole cose dovrebbe indurre il figlio a optare per comprare un prodotto da cuocere in casa, evitando quindi di acquistare questi prodotti ma di comprarli da cuocere direttamente a casa.
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    Ovviamente, il genitore deve spiegare al proprio figlio che in alcuni casi comprare le cose già cotte non fa assolutamente male, e che si risparmia del tempo, purché anche questo comportamento sia un comportamento di tipo saltuario.
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    Una terza regola che il genitore deve spiegare al proprio figlio, sempre che serve per far sì che si ottenga un risparmio nel fare la spesa, risulta essere quella che consiste nell’approfittare delle varie offerte che vengono fatte al supermercato.
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    Il momento delle offerte infatti risulta essere quel momento in cui la spesa potrebbe venire a costare meno, grazie anche al fatto che oltre al risparmio, con le offerte ci potrebbe essere un risparmio aggiuntivo.
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    Ovviamente però, il genitore deve spiegare due semplici cose al proprio figlio, che spesso non vengono prese in considerazione, e che quindi, potrebbero indurre il figlio a commettere un piccolo errore di valutazione.
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    La prima di queste risulta essere quella che consiste nel fatto che il figlio deve controllare prima di tutto il prezzo del singolo articolo, e successivamente, controllare il prezzo dell’offerta che viene proposta, e valutare se conviene veramente o meno.
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    Spesso infatti, la somma del prezzo dei singoli articoli rispetto un offerta di più prodotto viene a costare di meno dell’offerta di due o più prodotti identici, traendo quindi in inganno il figlio, facendogli spendere più del dovuto.
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    Si tratta quindi di spiegare al figlio di fare attenzione a queste offerte, che potrebbero sembrare tali, ma che alla fine, si rivelano soltanto una strategia per poter vendere tale prodotto e guadagnare.
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    Ovviamente, se si tratta di pochi centesimi, il genitore può spiegare al proprio figlio che potrebbe chiedere un occhio, ma che comunque deve fare sempre attenzione a non farsi imbrogliare da questi stratagemmi.
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    La seconda cosa che il genitore deve suggerire al proprio figlio risulta essere quella che consiste nel semplice fatto di confrontare le varie offerte dei prodotti, in maniera tale che si possa ottenere un risparmio maggiore.
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    Spesso infatti, diversi prodotti vengono messi in offerta contemporaneamente, traendo in inganno le persone, le quali preferiscono spendere di più pur di portarsi a casa un prodotto di marca rispetto un prodotto di sotto marca.
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    Ovviamente, in questo caso, vale tutto il discorso fatto precedentemente, che consiste nel semplice fatto di evitare di comportarsi da persone viziate, e quindi di eliminare quei pregiudizi che potrebbero esserci nella mente del proprio figlio
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    Inoltre, come nel caso precedentemente affrontato, se la differenza è di pochi centesimi, il genitore può suggerire al proprio figlio di prendere il prodotto leggermente più costoso, in maniera tale che il figlio non debba sempre essere costretto a acquistare i prodotti meno costosi.
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    Ed infine, il genitore deve spiegare al proprio figlio che talvolta, per ottenere un risparmio nella spesa, bisogna fare delle rinunce per quanto riguarda l’acquisto di determinati prodotti superflui.
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    Il genitore deve infatti spiegare al proprio figlio che talvolta, quando ci si trova al supermercato, accade che vedendo determinati, si decide di acquistarli, facendo lievitare il costo della spesa alle stelle.
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    Ma non solo: quel determinato prodotto potrebbe trovarsi a casa, come ad esempio delle pastine, e acquistandone delle altre non si farebbe altro che andare incontro ad uno spreco e sopratutto ad aumentare il costo della spesa.
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    Il genitore quindi deve spiegare al proprio figlio che bisogna cercare di attenersi a quello che bisogna comprare, e quindi, ad evitare eventuali sprechi, cosa che risulta essere veramente sbagliata ed inappropriata.
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    Ovviamente, tutto questo discorso potrebbe decadere nel momento in cui ci sono delle offerte, ovviamente, facendo attenzione a non cadere, come detto precedentemente, in alcune trappole che fanno spendere più del dovuto.
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    La rinuncia quindi è l’ultimo consiglio che il genitore deve dare al proprio figlio, affinché questo possa capire quali parametri di valutazione deve utilizzare nel momento in cui fa la spesa, ottenendo un risparmio.
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    Come detto precedentemente, il genitore deve spiegare al figlio tutte queste cose mentre fa la spesa, in maniera tale che il figlio, vedendo i criteri messi in pratica, possa applicarli in maniera corretta per il resto della sua vita.
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    Seguendo queste precise regole quindi, il figlio sarà assolutamente in grado di fare una buona spesa, ottenendo un risparmio ed evitando di cadere in alcune trappole come le offerte, ed eliminando pregiudizi al dir poco inutili.
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