Introduzione alla produzione musicale col computer
Cosa serve
Cosa serve per completare questa guida :
» computer,
» programma,
» campioni,
» plug in VST,
Istruzioni
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Fare musica con il computer è tutto sommato semplice, e non serve conoscere le note! Basta avere orecchio! Tutta via saper suonare uno o più strumenti è un vantaggio sicuramente innegabile, vediamo ora le basi di questa arte.
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Il primo consiglio che mi sento di dare è, se ne avete la possibilità, di usare un mac. I mac come configurazione, facilità d’uso e sfruttamento della potenza hanno sicuramente una marcia in più rispetto ai cugini pc.
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Inoltre alcuni dei programmi per la musica, come il famosissimo logic, ormai funzionano solo più su mac. Quindi se avete un pc dimenticatevi di usare logic, che rappresenta sicuramente il top dei programmi per la produzione.
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I programmi sui quali potete puntare sono cubase, fruit loop, nuendo, cake walk, acid music per le composizioni più semplici.
Questi programmi sono tutti diversi, e offrono diverse tools, ma di base hanno tutti la stessa composizione.
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Di base un programma per fare musica è costituito come segue:
schermata principale che contiene le tracce, i trasporto, e i collegamenti al mixer e alla gestione degli effetti, oltre che il collegameno ai tracciati midi.
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Le tracce si presentano come settori orizzontali dove inserire il file sonori che comporranno il nostro progetto. I file possono essere di diversi formati ma, per la qualità finale del lavoro, ricordatevi di usare file di buona qualità.
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Una volta inserito un file in una traccia potete editarlo a vostro piacimento. Nel programma troverete tutti gli strumenti per tagliarlo, incollarlo ad altri segmenti di musica, regolarne i parametri, effettarlo…
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Come tagliare bene un campione:
per campione si intende appunto una porzione di musica, che potete usare per confezionare nuove melodie. Per tagliare un campione nel modo corretto è necessario tagliarlo in corrispondenza di uno “zero crossing”.
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Lo zero crossing è un punto del campione dove appunto il volume passa per lo zero, inn questo modo eviterete di sentire fastidiosi click tipici dei campioni tagliati male. Per vedere il punto basta osservare il campione.
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Tutti i campioni infatti si presenteranno come delle caselline nelle quali trovate un’onda, wave appunto, che vi da indicazioni sull’ampiezza e l’andamento del suono. Tagliate il campione dove l’onda attraversa lo zero.
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Se il campione dovesse clickare ancora, provate a inserire delle dissolvenze, ovvero dei piccoli segmenti all’inizio e alla fine dove il volume è impostato in modo che parta da zero (per l’inizio) o che vada a zero (per la fine).
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Una volta tagliati i campioni dovete rendere i loro volumi e parametri uniformi. Per farlo usate gli strumenti in dotazione, e applicate un equalizzatore nella...
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