Ecco un segreto che almeno 50 milioni di persone nel mondo conoscono:
se vuoi dimagrire, funziona più o meno tutto. Meno carboidrati, più carboidrati. Esercizio fisico intenso, ginnastica dolce. Cambiamenti drastici delle abitudini di vita, piccoli aggiustamenti. Qualsiasi combinazione tra “mangiare meno” e “muoversi di più”. Tutto funziona, per un po’, ma poi?
Poi tutto cambia. La dieta ti annoia e incomincia smaniare per tutto quello a cui hai rinunciato. Il corpo tende ad assuefarsi al programma di allenamento e non dà più segni di miglioramento.
Da ora in poi, settimana dopo settimana, ti chiedi che cosa è successo alla bilancia, perché la lancetta continua a segnare lo stesso peso, se non persino qualche etto in più. Puoi giustificarti con il “metabolismo lento” o i “geni dell’obesità”, ma queste scuse sono in gran parte infondate.
Le persone pesanti hanno infatti un metabolismo più veloce di quelle esili, perché occorre molta energia per spostare una grande massa.
Istruzioni
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Prima fase: misura quello che conta – Il metodo più semplice per accertare con sicurezza il calo ponderale consiste nel: 1. Misurare il girovita; 2. Misurare la circonferenza del collo; 3. Sottrarre la circonferenza del collo dal girovita. (È necessario ripetere questo calcolo ogni 4 settimane). Se il numero cala, cioè se i fianchi si assottigliano rispetto al collo, stai dimagrendo. Se invece sale, devi intensificare l’attività fisica e rallentare con la forchetta.
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Seconda fase: nutriti in modo più intelligente – A chi si sottopone a una dieta viene in genere consigliato di consumare cinque o sei piccoli pasti al giorno anziché i tre consueti pasti principali. Ma siamo uomini o canarini? Mi permetto di farti presente che le difficoltà a rispettare un regime dietetico aumentano quando viene prescritto di incrementare o diminuire la frequenza dei pasti. La verità è che devi trovare una formula adatta a te. Un giorno prova con tre pasti principali e quello successivo con sei spuntini, la cadenza che ti fa sentire più sazio è quella giusta. È possibile dimagrire indipendentemente dalla frequenza e dal momento della giornata in cui si mangia. Quello che conta è quanto si mangia.
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Terza fase: sottoponi il tuo corpo ad esercizio fisico (allenati, allenati di più o semplicemente allenati meglio).
Molti uomini considerano il “circuit training” (esercizi eseguiti in rapida successione con poco recupero tra un esercizio e il successivo) solo una brutta copia della pesistica e dell’esercizio aerobico. Non è altrettanto efficace per potenziare la musco]atura né per aumentare ]a resistenza cardiaca.
Perché preoccuparsene dunque? Perché i circuiti sono l’allenamento più indicato per perdere peso: bruciano calorie, aumentano la massa muscolare, potenziano e tutto questo molto più in fretta dell’allenamento con i pesi o dell’esercizio cardiovascolare tradizionali. Ulteriore vantaggio: «L’intensità e il numero delle ripetizioni con...
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