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  1. Come gestire le preferenze energetiche in gnewsense

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   25 Views
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    Impostare la configurazione energetica nel sistema operativo di casa linux per adeguarlo alle proprie esigenze
    Istruzioni

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    Gnewsense è una distribuzione linux tra le più leggere e come consumi energetico e logorio hardware non teme confronti con altri sistemi operativi. Vediamo, comunque, come impostare differentemente la configurazione energetica, in modo tale da adeguarla alle nostre esigenze.
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    Innanzitutto, dalla schermata del desktop, tramite la bassa superiore, posizioniamoci nel menù “strumenti”, e poi selezioniamo la voce preferenze. A questo punto, nel nuovo elenco, clicchiamo sulla voce impostazioni energetiche, oppure power management preferences.
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    Si dovrebbe aprire una nuova finestra con due schede, oppure tre nel caso in cui stiamo adoperando un portatile. Le prime due schede, in ogni caso, relativamente a computer fisso e portatile, sono simili, quindi è sufficiente analizzarne una.
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    On ac power/on battery: sono le prime due schede di cui vi dicevo pocanzi. Si presentano entrambe organizzate in due differenti sezioni, actions e display, impostabili in maniera distinta, in modo da poter configurare un comportamento differente del computer nei due casi.
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    Actions: abbiamo la possibilità, tramite un cursore, di scegliere il comportamento del computer nel momento in cui rimanga inattivo. In particolare è possibile settare i minuti di attesa prima delle sospensione e della disattivazione dei dischi.
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    Display: con la stessa modalità della precedente opzione, ovvero tramite un cursore e una scala graduata, è possibile settare il tempo di inutilizzo dopo il quale disattivare lo schermo. In maniera predefinita dovrebbe essere impostato a 40 minuti.
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    General: è la seconda scheda della finestra (oppure la terza se utilizzate un computer portatile). Anch’essa si presenta divisa in più sezioni, in particolare tre, ma in questo caso è in comune qualsiasi tipo di computer e alimentazione utilizziate.
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    Actions: qui è possibile scegliere e impostare il comportamento del computer nel caso in cui siano premuti, rispettivamente, i pulsanti di alimentazione o di sospensione. In entrambi i casi è possibile scegliere, tramite un comodo menù a tendina, se procedere con l’ibernazione, con la sospensione oppure chiederlo di volta in volta.
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    Notification area: permette di scegliere se visualizzare sempre, oppure in nessun caso, l’icona relativa all’alimentazione nell’area della notifica. È Consigliato abilitare tale opzione nel caso in cui si utilizzi il computer con alimentazione da batteria, in modo tale da monitorarne lo stato.
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    Extras: presenta una sola opzione, già abilitata in maniera predefinita, che avverte tramite una notifica sonora di un eventuale errore di sistema, oppure nel caso in cui la batteria del portatile sia in esaurimento. È Possibile, comunque, disabilitarla, togliendo il segno di spunta.
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    Terminata la personalizzazione delle propr...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  2. Come installare opensuse (distribuzione linux) da rete

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   37 Views
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    Analizziamo l’installazione direttamente dalla rete internet. Sarà comunque necessario procurarsi l’installazione base del sistema operativo.
    Istruzioni

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    Opensuse è il nome di una delle distribuzioni linux probabilmente più utilizzate. Il suo download è gratuito e avviene direttamente da server privati, quindi anche estremamente veloce. Per ottenerlo è sufficiente recarsi sul sito ufficiale della distribuzione e selezionare quella più adatta alle proprie esigenze e al proprio hardware.
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    Ultimato il download dell’immagine iso è possibile proseguire sia masterizzando la stessa su un cdrom, sia facendo in modo che venga trasferita su un supporto usb e quindi l’installazione avvenga tramite periferica usb.
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    In entrambi i casi, ovviamente, sarà necessario configurare il boot del proprio computer in modo tale che rileva la periferica selezionata. Non tutti i computer, però, supportano entrambe le forme di avvio.
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    Come modificare le preferenze di boot del proprio pc? è Sufficiente recarsi nel bios del proprio computer (solitamente con la pressione del tasto f2 all’accensione) e selezionare, dal menù, la voce “boot”. Qui avremo la possibilità di impostare un ordine di preferenze di avvio.
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    Avete scelto l’avvio e l’installazione da penna usb, ma non sapete come trasferire sulla stessa l’immagine del sistema? Vi consiglio di utilizzare il programma linux live creator, facilmente reperibile online, che in pochi e semplici passaggi vi permetterà di configurare la periferica.
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    Adesso, dopo aver eseguito e analizzato le operazioni preliminari, passiamo al punto chiave della guida, ovvero l’installazione del sistema operativo a partire dalla rete internet, o in alternativa dalla rete locale.
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    All’avvio del sistema, dopo un brevissimo caricamento, dovrebbe apparire una schermata in cui vi è concesso di scegliere tra varie opzioni. Per proseguire cliccate sulla voce “installazione”, che dovrebbe essere la prima disponibile.
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    A questo punto avrete la possibilità di scegliere delle impostazioni per il vostro sistema operativo, ovviamente correlate alle caratteristiche hardware del vostro sistema. In particolare, premendo, f2 potrete selezionare la lingua di sistema e il layout della tastiera.
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    Come seconda impostazione vi verrà chiesto di scegliere una risoluzione per lo schermo. Ovviamente, anche in questo caso come nel precedente, state attenti a selezionare correttamente il parametro, adeguandolo alle caratteristiche del vostro computer.
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    A questo punto vi verrà chiesto di configurare la rete internet per la connessione diretta del sistema durante l’installazione dello stesso. è Possibile scegliere tanto una configurazione automatica (consigliata per la maggior parte degli utenti) quanto una manuale. Personalmente consiglio la manuale, soprattutto per reti che abbiano delle necessità di configurazioni particolari.
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    Clicchiamo, quindi, sulla voce network co...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  3. Come correggere i principali errori del disco in windows 7

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   26 Views
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    Analizziamo i principali trucchi attraverso i quali affrontare e correggere gli errori del disco in windows 7
    Istruzioni

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    Durante l’utilizzo del proprio sistema operativo, in base alle operazioni svolte e al numero di processi contemporanei, nonché in base al tipo di lavoro eseguito, si potrebbero causare degli errori del disco. Quindi, essenzialmente degli errori nella scrittura, sovrascrittura o anche lettura del disco.
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    Tali errori, purtroppo, nella maggior parte dei casi sono inevitabili. Fortunatamente, però esistono numerosi procedimenti per correre ai ripari e fare in modo che non danneggino inesorabilmente il nostro sistema, rendendolo instabile. Esistono sia dei programmi integrati nel sistema operativo, quanto alcuni software realizzati da terzi che svolgono esattamente la stessa funzione.
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    Nella guida odierna vorrei analizzare il funzionamento di un programma di recovery degli errori del disco totalmente gratuito e facilmente reperibile online direttamente dal sito ufficiale, in modo da scaricare la versione più aggiornata e più adatta al proprio sistema operativo. Il nome del programma oggetto della guida è “checkdiskgui 1.0.7″.
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    Una volta effettuato il download del software, procediamo alla sua installazione guidata, semplice e classica installazione con i suoi vari step. Al termine della stessa procediamo all’avvio del programma e vediamo come configurarlo e utilizzarlo correttamente.
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    Al suo primo avvio automaticamente il programma analizzerà il computer in uso e la componentistica hard disk collegata allo stesso. Infatti il programma prevede anche la gestione di plurimi hard disk collegati al medesimo computer.
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    Dopo qualche secondo, quindi, nella finestra principale del software dovrebbero essere elencati gli hard disk, o anche semplicemente le partizioni del medesimo hd, rilevate dal programma. è Possibile, in questo modo, selezionare quella sulla quale agire.
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    Una volta selezionata la partizione o l’hard disk sul quale agire, ci sono tre differenti possibilità di funzionamento del programma, tutte elencate nella parte destra della finestra e eseguibili semplicemente cliccando sui relativi pulsanti.
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    La prima funzione è “read only”. Tale funzione, eseguibile cliccando sul primo pulsante in alto a destra, avvia una semplici analisi dell’hard disk selezionato, alla ricerca di eventuali errori, ma senza procedere alla correzione degli stessi. Infatti, al termine dell’analisi ci verrà fornita una diagnosi dettagliata dei settori del nostro hd.
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    La seconda funzione, praticamente sequenziale alla prima in caso di errori, permette di intervenire andando a riparare eventuali settori danneggiati. La funzione prende il nome di fix e, se lanciata indipendentemente dalla prima, contemporaneamente analizza il disco e lo corregge.
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    Infine, l’ultima funzione selezionabile è “fix and recover”. Questa funzione probabilmente è la più completa d...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  4. Come provare windows 8 sul proprio computer

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   26 Views
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    Provare windows 8 sul proprio computer senza necessariamente formattarlo
    Istruzioni

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    Windows 8 è la nuova versione del sistema operativo di casa microsoft e la stessa azienda ha reso disponibile il download gratuito della versione beta del sistema operativo, direttamente dai propri server. Quindi facilmente reperibile online dal sito ufficiale e in forma completamente gratuita. Il primo passo, quindi, è proprio quello di recarsi sul sito della microsoft e scaricare la versione di prova del sistema operativo.
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    La versione di windows 8 disponibile al download, però, presenta una piccola pecca: deve essere necessariamente installata sul”hard disk, ovvero non esiste una versione del sistema operativo eseguibile in modalità live. Quindi è necessario installarla su una partizione del proprio hard disk, affiancandola ad un sistema operativo esistente, oppure sfruttare una macchina virtuale.
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    Personalmente consiglio di optare per la seconda opzione, ovvero l’installazione su una macchina virtuale, nello specifico “virtual box” (gratuita e scaricabile dal sito ufficiale). In tal modo sarà possibile installare il sistema operativo, testarlo e poi rimuoverlo senza aver alterato in alcun modo il proprio hard disk o il proprio os.
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    Secondo passaggio da eseguire, quindi, dopo aver ottenuto l’immagine iso del sistema operativo, è quello di scaricare e installare la versione più aggiornata di virtual box. Al termine dell’installazione della stessa potrebbe essere necessario riavviare il computer per garantirne un corretto funzionamento.
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    Vediamo adesso come utilizzare il software di simulazione virtuale. Innanzitutto, al primo avvio del programma, clicchiamo sul pulsante “nuovo” presente in alto a destra. In tal modo dovrebbe avviarsi la configurazione guidata che ci permetterà di installare il nuovo sistema operativo.
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    Il primo step da eseguire durante la configurazione guidata prevede l’inserimento del nome del sistema operativo (necessario unicamente per distinguerlo da altri, non fondamentale ai fini del funzionamento corretto della macchina) e poi la caratterizzazione del sistema operativo. Mi spiego meglio: è richiesto di inserire informazioni circa il sistema operativo e la versione. Per configurare correttamente il sistema al funzionamento di windows 8 vi consiglio di inserire “microsoft windows” come sistema operativo e “windows 7″ come versione (non essendo ancora disponibile la voce relativa a windows 8).
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    Nel prossimo passaggio vi verrà richiesto di selezionare il quantitativo di memoria virtuale da attribuire al nuovo sistema operativo. Consiglio di andare da 1gb di ram per la versione a 32bit, fino ad arrivare a 3gb di ram per quella a 64bit, in modo da garantirne un corretto funzionamento. Al termine cliccate sul pulsante avanti.
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    A questo punto, nella nuova finestra, selezioniamo la creazione di un nuovo hard disk e clicchiamo avanti. Sarà possibile scegliere se ...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  5. Come creare una toolbar

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   26 Views
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    Se vorresti creare una toolbar per internet, chrome e mozilla, ecco la soluzione.
    Cosa serve

    Cosa serve per completare questa guida :

    » Connessione Internet,
    » Computer,


    Istruzioni

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    Visitiamo il sito http://toolbar.conduit.com/ e ci registriamo facendo clic su “join” e completando il modulo del sito. Una volta registrati correttamente, entreremo nel sito internet dove potremo creare una fantastica toolbar.
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    Facciamo clic su “edit toolbar”. Qui potremmo modificare la nostra toolbar. Per prima cosa inseriamo un titolo, facendo clic su “edit logo”. Nel campo “text” inseriamo il titolo, sotto, mettiamo il testo che ci piace di più. Una volta fatto, facciamo clic su “save”.
    3
    Adesso facciamo clic su “marketplace” per vedere tutte le applicazioni da mettere nella nostra toolbar: più applicazioni inserisci, più le persone la scaricano, più guadagni. Nel “marketplace” troveremo una vasta raccolta di applicazioni da mettere nella nostra toolbar. Segli le più utili.
    4
    Una volta fatto questo, fai di nuovo clic su “edit toolbar” per modificare la toolbar. Per fare pubblicità al nostro sito, facciamo clic su “link button”: in questo modo gli utenti potranno visitare il tuo sito dalla toolbar.
    5
    Nel primo passo inserisci l’icona del link del nostro sito sulla toolbar. Nel secondo passo, il testo che deve comparire nella toolbar, nel terzo passo, l’indirizzo del nostro sito. Dopo fatto questo, fai clic su “save”
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    Per inserire un codice html (per esempio un gioco) fai clic su “your component (html)”. Una volta finita la nostra toolbar, per scaricarla, facciamo clic sul pulsante verde, cioè su “try your toolbar”.
    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  6. Come monitorare costantemente i consumi di ram del vostro sistema operativo

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   29 Views
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    In questa guida vedremo non solo come monitorare i livelli di utilizzo della memoria virtuale, ma anche come fare in modo di contenerli.
    Istruzioni

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    Nel corso della guida prenderò in esame essenzialmente i sistemi operativi di casa microsoft e, nello specificò mi riferirò a windows 7. In ogni caso le indicazioni fornite per la guida sono valide anche per le altre versioni di sistemi operativi, da windows xp a windows vista.
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    Purtroppo, nonostante il quantitativo di memoria virtuale ram installata nel nostro computer, dopo un lungo e duraturo utilizzo del computer, senza riavviarlo, si accumulano processi su processi, operazioni su operazioni e il risultato è che molta della memoria resta inesorabilmente occupata da programmi inattivi o chiusi precedentemente. Insomma, alla loro chiusura buona parte della memoria viene liberata, ma purtroppo restano dei residui e, in fin dei conti, è proprio la somma che fa il totale! Ci riduciamo, infine, ad utilizzare un sistema operativo apparentemente con nessun programma in esecuzione, ma purtroppo con la ram quasi completamente saturata!
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    Per monitorare semplicemente il consumo di memoria virtuale e le prestazioni del nostro computer, è sufficiente recarsi nel pannello di gestione delle attività (task manager per gli utenti di windows xp) e qui spostarsi nella scheda “prestazioni”. Come raggiungere il pannello di gestione delle attività? Cliccando con il tasto destro del mouse sulla barra delle applicazioni (barra in basso) comparirà direttamente tra le voci cliccabili nel menù contestuale.
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    In questa scheda relativa alle prestazioni verranno mostrati sia il consumo di memoria virtuale che l’utilizzo percentuale del processore del computer. Sono forniti in realtà anche altri dati, ma limitatamente ai contenuti della guida non sono necessari, quindi non li andremo ad analizzare.
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    Se però il nostro obiettivo, oltre a quello di monitorare il consumo di memoria virtuale, è anche quello di gestirne l’utilizzo ed eventualmente limitarlo, consiglio di scaricare un programmino realizzato da parte di terzi, gratuito e di minime dimensioni che vi permetterà di raggiungere egregiamente il vostro scopo. Il programma si chiama “memory cleaner” ed è facilmente scaricabile dal sito ufficiale dei realizzatori.
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    Una volta scaricato ed installato il programma, passiamo alla sua configurazione e alla sua predisposizione all’utilizzo. Si presenta costituito da tre differenti schede, l’ultima delle quali, “about”, non richiede particolare attenzione durante la fase di configurazione essendo essenzialmente riepilogativa del programma, della sua realizzazione e dei suoi programmatori.
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    La prima schermata, invece, si presenta fondamentale nell’utilizzo del programma e nel monitoraggio dell’utilizzo delle risorse. È Organizzata in due differenti settori. Il primo settore, in alto, è essenzialmente di analisi delle risorse, dell’utilizzo della memoria sia v...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  7. Come creare una versione bootble, avviabile da usb di windows 8

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   28 Views
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    Vedremo come realizzare una versione di windows 8 installabile direttamente da periferica usb
    Istruzioni

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    Per esigenze legate al proprio computer, potrebbe essere necessario dover installare windows 8 direttamente da periferica usb, vuoi per l’assenza di un lettore dvd integrato, vuoi semplicemente per comodità e rapidità. Questa guida si pone l’obiettivo di illustrare i passaggi principali per la realizzazione della versione avviabile da usb del sistema operativo windows 8.
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    Diversamente da quanto avveniva con windows 7, in questo caso è necessario disporre di una periferica usb della capienza di almeno 16gb, in quanto la release bootble da usb occuperà un bel po’ di spazio. Inoltre è necessaria una connessione a internet funzionante per procurare alcuni file necessari al processo.
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    Innanzitutto è necessario recarsi sul sito della microsoft o in qualsiasi altro sito mirror (che disponga della medesima immagine iso ufficiale) e scaricare la versione di windows 8 per sviluppatori e tester. In alternativa è possibile utilizzare il dvd fornito direttamente dalla microsoft. Inoltre, altro piccolo e leggero programma da scaricare è “windows 8 developer preview”.
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    Il primo passaggio consiste proprio nell’avviare il software specifico appena scaricato e inserire nel proprio lettore dvd la versione per sviluppatori e tester di windows 8, oppure in alternativa montare l’immagine iso scaricata direttamente dal sito della microsoft, o comunque da altri siti autorizzati al download della stessa.
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    Sempre dal sito della microsoft, oppure da altri siti web che dispongano della licenza per garantirne il download, scaricate il software windows automated installation kit. È Un programmino gratuito e di pochi kb, ma necessario per il corretto funzionamento dell’intero processo di conversione a usb del nostro sistema operativo.
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    Una volta scaricato e archiviato sul proprio computer questo materiale, siamo pronti per proseguire con la con versione del sistema operativo. Inserite, quindi, la penna usb dalla capienza minimi di 16gb nella relativa porta e formattatela in ntfs. Per formattare la penna usb è sufficiente recarsi nella finestra “computer” di esplora risorse di windows. Qui clicchiamo con il tasto destro del mouse sull’icona relativa alla periferica usb che intendiamo formattare. Dal menù contestuale, quindi, clicchiamo sulla voce “formatta”. Si dovrebbe aprire una nuova finestra in cui sarà possibile scegliere l’etichetta della penna usb una volta formattata e l’eventuale formato di preferenza. Avviamo, quindi, il processo di formattazione e attendiamo che venga completato.
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    Procediamo aprendo il prompt dei comandi. Come avviare il prompt? Accediamo innanzitutto al menù start e, qui, utilizzando l’input box presente in basso a sinistra, digitiamo la voce “cmd.exe”. In tal modo, una volta inviato il comando premendo invio, dovrebbe avviarsi il prompt dei comandi. Ovviamente trattandosi di ...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  8. Come affrontare il problema di controllo di ridondanza ciclico in windows 7

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   33 Views
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    Come affrontare il comunissimo errore che si potrebbe incontrare in un processo di trasferimento dei dati
    Istruzioni

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    L’errore di controllo di ridondanza ciclico potrebbe essere molto comune nel momento in cui si cerchi di trasferire dei dati da un supporto danneggiato, o comunque alterato nel normale svolgimento della sua attività. Il supporto potrebbe essere tanto un dvd/cd quanto un hard-disk. Vediamo come comportarti in entrambi a casi operando, in particolare nel secondo, con i mezzi messi a disposizione dal sistema operativo windows 7.
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    Nel caso in cui il supporto che da problemi e fa segnalare l’errore sia un dvd o un cd-rom, si interviene essenzialmente da un punto di vista pratico. Nella maggior parte delle volte si tratta di un’alterazione della struttura e dell’integrità del supporto. Procediamo innanzitutto con la pulizia dello stesso supporto: va pulito con un panno asciutto con dei movimento assolutamente non concentrici, ma che procedono in senso radiale dalla parte centrale del disco verso l’esterno.
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    Testiamo il supporto una volta ripulito. Nel caso in cui dovesse presentare ancora il problema, procediamo con una soluzione leggermente più estrema, ma secondo molti efficace: puliamo il supporto come abbiamo fatto precedentemente, ma questa volta utilizzando una soluzione per la pulizia delle lenti degli occhiali. Ovviamente va usata in una quantità minima.
    4
    Anche questa seconda tecnica non ha fornito i risultati sperati e il supporto continua a dare un errore di controllo di ridondanza ciclico? Tecnica estrema è quella di pulire nuovamente la superficie del dvd/cd-rom, ma questa volta utilizzando del dentifricio. Avete capito bene, proprio del comune dentifricio, che contribuirebbe a colmare eventuali crepe o graffi, mantenendo intatto il contenuto del supporto.
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    Se, al contrario, a dare l’errore di ridondanza ciclica è l’hard disk, come procedere? L’evento è alquanto raro ed è possibile distinguere due differenti modalità di errore: la prima in cui la segnalazione del controllo errato avviene molto di rado, la seconda in cui è molto frequente. Vi anticipo fin da subito che nel secondo caso sarà necessario provvedere al più presto al backup del contenuto dell’hard-disk e all’acquisto di un nuovo supporto.
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    Nel primo caso, al contrario, il vostro supporto hd ha ancora qualche speranza. Proviamo ad eseguire un checkdisk, funzionalità integrata nei sistemi operativi di casa microsoft. In particolare, nell’indicare il percorso, mi rifarò al sistema operativo windows 7. Questa procedura dovrebbe salvare, almeno temporaneamente, il supporto e permettere di utilizzarlo al meglio.
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    Innanzitutto accediamo al menù start di windows 7. Qui, nell’input box presente in basso a sinistra immettiamo il comando cmd e premiamo invio. In questo modo dovrebbe avviarsi il prompt dei comandi.
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    All’apertura della finestra del prompt dei comandi, immettiamo la stringa chkdsk /f...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  9. Come resettare la password di accesso dimenticata di windows 7

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   30 Views
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    Vediamo come accedere al sistema operativo nel momento in cui non si ricordi più la password relativa alla propria utenza
    Istruzioni

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    L’obiettivo della guida è quello di fare in modo di resettare la password di accesso alla propria utenza in windows 7 (o anche in vista) nel momento in cui si fosse dimenticata. Insomma, potrebbe capitare facilmente! Vediamo, quindi, come procedere in questi casi. Tutto ciò che ci occorre è il dvd di installazione del sistema operativo e un po’ di pratica con il registro di sistema.
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    Poiché, appunto, sono necessarie delle modifiche avanzate del registro di sistema, così come si intuisce dal livello di difficoltà della guida, suggerisco di procedere solo nel caso in cui si sia certi di quello che si sta per fare, in quanto si potrebbe danneggiare definitivamente il sistema corrompendone dei file di registro.
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    Il primo passaggio prevede l’inserimento del dvd di installazione del sistema operativo nel lettore del computer e l’avvio dello stesso da cd-rom. È Necessario, quindi, accedere al bios tramite il pulsante f2 premuto all’avvio e, quindi, impostare il boot del sistema da cd-rom piuttosto che da hard-disk. In tal modo dovrebbe essere letto il contenuto del dvd e si dovrebbe avviare la normale procedura di installazione del sistema operativo. Ovviamente non procederemo con la formattazione, ma con un percorso alternativo per il ripristino della password.
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    Tra le voci disponibili nella prima schermata della configurazione guidata all’installazione del sistema, dovrebbe esserci quella relativa alla riparazione dello stesso. Clicchiamoci in modo da accedere al suddetto processo di ripristino, piuttosto che procedere convenzionalmente con l’installazione ex-novo del sistema.
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    In una nuova finestra dovrebbero, a questo punto, essere elencate le varie installazioni di windows presenti sul computer in uso. Selezioniamo quella che ci interessa ripristinare e clicchiamo sul pulsante avanti. Ovviamente, nel momento in cui fosse presente una sola partizione e una sola versione del sistema operativo, la scelta sarà praticamente obbligata. In ogni caso, una volta cliccato il pulsante avanti, attendiamo che la partizione venga esaminata e letta.
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    Dovrebbe aprirsi una nuova schermata al termine dell’analisi della partizione selezionata. In questa nuova schermata, tra le varie opzioni disponibili, clicchiamo su quella relativa al prompt dei comandi. In questo modo dovremmo avere la possibilità di avviare il classico cmd. Al termine del suo caricamento e della relativa apertura, inoltriamo il comando “regedit” per accedere alla modifica del registro di sistema.
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    Spostandoci nella libreria laterale sinistra dell’editor del registro di sistema, individuiamo la chiave hkey local machine. Una volta evidenziata la chiave, clicchiamoci e poi, accedendo al menù “file” presente in alto a sinistra, clicchiamo, nel relativo menù, sulla voce “carica hive”. Indichiamo, ...

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    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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  10. Come procedere all’installazione di ubuntu 11.10

    AvatarBy Waruku il 13 Mar. 2012
    +1   -1    0 Comments   26 Views
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    Per chi non ne è a conoscenza, ubuntu è un sistema operativo molto veloce e semplice da utilizzare. Installarlo non è difficile e sono molte le persone che ne usufruiscono. In questa guida sono presenti le informazioni per poter installare il sistema operativo ubuntu sul tuo computer. Ecco come fare.
    Istruzioni

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    Il primo passaggio da fare per poter procedere all’installazione del sistema operativo ubuntu 10.11, consiste nello scaricare wubi, un software gratuito per microsoft windows. Dopo averlo scaricato, installa wubi e poi avvialo. Seleziona la lingua, il nome utente, la password, quanto spazio si vuole dare ad ubuntu e alla fine scegli la versione del sistema operativo che preferisci installare sul tuo computer.
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    Adesso, dopo aver inserito tutti i dati nei vari moduli, clicca su “install”. Arrivato a questo punto, il software wubi inizierà a scaricare la versione di ubuntu da te scelta e lo installerà sul tuo computer. Dopo che l’installazione sarà completata, riavvia il computer. Quando il computer si avvierà, dalla schermata di avvio, seleziona “ubuntu”. L’installazione procederà per altri 10 o 15 minuti.
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    Adesso che l’installazione sarà completata, il computer si riavvierà ancora una volta. Quando si accenderà per l’ennesima volta, il sistema operativo ubuntu 10.11 sarà definitivamente installato sul tuo computer. Ora, per poter utilizzare ubuntu 10.11, basta semplicemente selezionarlo dalla schermata di avvio e cliccarci su in modo da farlo avviare. Adesso potrai utilizzare il sistema operativo ubuntu 10.11.
    Last Post by Waruku il 13 Mar. 2012
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